Corpo e Mimesis
23 Giugno 2020Dipingendo tra mente e natura
17 Settembre 2020Uno straordinario lavoro di ricerca espressiva sulla voce e la relazione con il metodo Voxechology e il suo ideatore, Raffaele Schiavo.
Il metodo VOXECHOLOGY, nato come training formativo sia in ambito terapeutico che artistico, aiuta la persona non solo ad istituire una serena fluidità nella costruzione dei processi relazionali, ma anche a rendersi consapevole degli effettivi miglioramenti tecnici che si possono raggiungere attraverso un lavoro posturale e muscolare che focalizzi il corpo come strumento di risonanze emotive. Cogliendo i suggerimenti derivanti dallo studio dei riflessi acustici (Echo) e dell’uso della voce artistica, questo metodo permette di intervenire sulla qualità del suono e del gesto ricercato, ricorrendo a misure esperienziali dettate dalla graduale conoscenza del linguaggio polifonico e dall’applicazione dell’intelligenza musicale alle condotte di vita di ognuno.
Programma
Esperienze di gruppo sui seguenti argomenti:
* la risonanza, da acustica a emotiva: riflessi e riflessioni (Echo) tra contenitore e contenuti;
* rigidità e flessibilità: due polarità comportamentali necessarie;
* gestione consapevole delle tensioni corporee: controllo dei parametri musicali sulla scena;
* autostima e consapevolezza di sé;
* la musica d’insieme: come ascoltare se stessi e gli altri durante flussi di pensiero-azione;
* posture funzionali e ricerca della qualità del suono;
* controllo consapevole del potenziale corporeo: fatica, fiato, forza, recupero e disponibilità;
* il gioco musicale e la vocalità di gruppo: origini della polifonia.
A chi ci rivolgiamo
A tutte le persone desiderose di sviluppare il proprio potenziale espressivo e curiose di investigare la relazione fra corpo e voce; ad attori, artisti, educatori, insegnanti.
A cura di
Cantante, musicista, compositore, musicoterapeuta, ricercatore, autore e performer teatrale, Raffaele Schiavo è esperto di voce antica, polifonia e canto degli armonici. Principi, obiettivi, finalità, tecniche musicali e relazionali del suo metodo socio-musicale VoxEchology, dalla performance alla terapia, emergono dalla sua produzione artistica, destando interesse internazionale sul piano umanistico e scientifico.
Quando e dove
Il seminario avrà inizio alle 15.00 di venerdì 28 agosto e si concluderà con una performance di gruppo nel pomeriggio di domenica 30 agosto 2020. Sede di svolgimento: gli spazi aperti del parco boschivo in cui risiede il Centro di Pedagogia dell’Espressione L’Arca nel Bosco, nei pressi di Nemi (Roma), e la sala interna dell’adiacente Centro Ad Gentes dei missionari Verbiti, una struttura ottimamente attrezzata e inserita in una cornice naturalistica di incantevole bellezza.
Iscrizione e costi
Il seminario, per un totale di 16 ore di attività e il pomeriggio dedicato alla performance, prevede una quota di partecipazione di 170 euro.
Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a info@centropedagogiaespressione.it.
Risponderemo con le istruzioni per l’iscrizione e le comunicazioni relative alle procedure di sicurezza adottate.
Il termine ultimo per l’iscrizione è fissato a venerdì 21 agosto. Il corso potrà accogliere fino a un massimo di 15 partecipanti.
Note
Ciascuno è pregato di provvedere al proprio pranzo al sacco considerando che i punti ristoro sono distanti dal Centro.
In relazione alle procedure di sicurezza necessarie in questo periodo, specifichiamo che la struttura cui ci appoggiamo è ottimamente attrezzata (igienizzazione e ambienti idonei) e che le attività sono pensate per mantenere la distanza fisica richiesta.
Attività riservata ai soci (tessera associativa 15 euro annuali).
“Bisogna andare insieme nel cammino, ascoltarsi e aiutarsi a vicenda, bisogna integrare la mia parte con la tua, saper essere di volta in volta protagonisti o accompagnatori, conducenti o condotti; e questo per un fine condiviso, per produrre via via quegli effetti sonori e spirituali, materiali e formali, che il brano musicale incarna come possibilità comune da tradurre in realtà concreta. E così osservali in azione i musicisti esecutori: intenti a guardarsi a vicenda, a misurarsi e a calcolarsi entro il gesto che li guida, nell’innalzarsi e nel nascondersi, nel proporre e nel rispondere, nel suggerire e nello sviluppare. Così chi ascolta, chi sa ascoltare, sa bene che l’occhio deve andare insieme con l’orecchio, che nel profondo di ogni ascoltatore si riproducono le movenze evocate dalla musica e dai musicisti, caratterizzate dagli intrecci mirabili, straordinari, imprevedibili delle parti polifoniche, sicché alla fine esplode l’applauso liberatore: esso scaturisce dalla grande forza a stento trattenuta; l’applauso allora disegna e descrive fisicamente il luogo della comunità operosa degli umani, il loro peculiare spazio sacro” – di Carlo Sini sulla ricerca di Raffaele Schiavo.